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"Amori, miti e altre storie", curata da Francesca Ghedini, porta a Roma, in via XXIV Maggio, 250 opere concesse in prestito da 80 musei italiani e internazionali. In un dialogo continuo tra immagini e parole, filo conduttore della mostra, ecco affreschi provenienti da Pompei e sculture come la Venere callipigia da Napoli, ma anche capolavori come la Venere Pudica di Botticelli, il Narciso di Domenichino e la Caduta di Fetonte di Carracci, oltre a Benvenuto Cellini, Tintoretto, Ribera, Poussin e Batoni.
A disposizione dei visitatori fino al 20 gennaio ben 250 opere giunte in prestito da circa 80 musei italiani e internazionali, trai quali il Louvre parigino, la National Gallery londinese, gli Uffizi, il Museo Archeologico di Napoli, la tedesca Biblioteca Gotha e la Royal Danish Library.
Der Erfolg sei der x-ste Beweis dafür, dass Rom mit seinem kulturellen Angebot eine Trumpfkarte höchster Qualität besitze. So lange 80.000 Menschen eine Ovid-Ausstellung besuchten, lasse sich sagen, dass Rom nicht verloren sei. Ein Licht am Ende des Tunnels, das den Weg aus dem derzeitigen Desaster weisen könne.Ovidio ci saluta e lascia le Scuderie del Quirinale. (...) Si chiude a ottantamila visitatori (...) Tutto realizzato all’interno della struttura delle Scuderie e della direzione generale Musei del ministero per i Beni culturali. L’ennesima riprova che Roma ha, nell’offerta culturale, una carta vincente sicura e di altissima qualità. (...) Finché avremo ottantamila visitatori per una mostra su Ovidio potremo dire che Roma non è perduta. Anzi, che c’è una luce alla fine del tunnel che può illuminare la via d’uscita dall’attuale disastro.