Abriss im Coppedè-Viertel

Gaukler

Caesar
Stammrömer
Der umstrittene Abriss eines 30er-Jahre-Hauses im Viertel Coppedè beschäftigt nun die Staatsanwaltschaft: Villino a rischio demolizione: "È degli anni '30, va vincolato". Gli atti in procura - Repubblica.it.
Diventa un caso la prevista demolizione di un villino al numero 3 di via Ticino per costruire una moderna e lussuosa palazzina a pochi passi dai tesori liberty del Quartiere Coppedé e accanto alla casa in stile floreale che fu del tenore Beniamino Gigli.
Unweit der Jugendstil-Schätze des Quartiere Coppedè soll in der Via Ticino 3 (dazu dieser Streetview) ein Haus aus derselben Stil-Epoche abgerissen werden, um Platz zu machen für einen modernen Bau mit Luxuswohnungen. Jedoch sollte es eigentlich unter Denkmalschutz stehen.
 
Welch ein Jammer. Wie kann man mit historischer Bausubstanz nur so umgehen.

Warum muss ich nur gerade an das Buch von Giancarlo de Cataldo und Carlo Bonini denken :?:
 
Welch ein Jammer. Wie kann man mit historischer Bausubstanz nur so umgehen.

Warum muss ich nur gerade an das Buch von Giancarlo de Cataldo und Carlo Bonini denken :?:

Ja, da scheint auch noch mehr dahinter zu stecken :frown:


Una curiosità: il progetto della nuova palazzina è di Alessandro Ridolfi, presidente degli architetti di Roma come era il progettista del villino.
Das hat schon ein besonderes "Gschmäckle" wenn den neuen Palazzo "moderno e lussuoso" der Präsident der "Architetti di Roma" (ich nehme an, das ist die römische Architektenkammer) geplant hat. Dabei waren sie doch auch die Planer des nun abgerissenen Villino aus den 30er Jahren. Sie lernen's wohl nie :x :( ...
 
Welch ein Jammer. Wie kann man mit historischer Bausubstanz nur so umgehen.
Und dabei das Haus sogar bereits erfasst in einer Zusammenstellung (aufrufbar auch über eine Website der Comune di Roma) von vor derart radikalen Eingriffen möglichst zu bewahrenden Gebäuden: Il caso del villino di via Ticino: "La foto già nella Carta della Qualità" - Repubblica.it
Il villino del 1930 di via Ticino era segnalato dalla Carta della Qualità del nuovo piano regolatore di Roma che dà delle prescrizioni per salvaguardare i tessuti urbani di pregio della città. (...) esattamente a pagina 68 della "Guida per la progettazione degli interventi" (elaborato G2) della Carta.

 
"Legalisiertes Gemetzel" (so die Repubblica wörtlich :evil:): Jetzt soll es weiteren 9 Jugendstil-Villen im Umkreis des Coppedè-Viertels an den Kragen gehen: Scempi legalizzati; giù altre 9 ville - Repubblica.it.
Villlini immersi nel verde, palazzetti gioiello costruiti in stile Liberty agli inizi del secolo scorso e ora destinati a essere abbattuti per lasciare spazio a volumi più moderni. (...). L'effetto domino è già partito. Dai Parioli a San Lorenzo, passando per il Trieste - Salario, ben 9 edifici nel municipio II verranno abbattuti e ricostruiti, con il permesso del Campidoglio (...).
Kleine Villen mitten im Grünen, kleine Juwelen des Jugendstils vom Beginn des vergangenen Jahrhunderts, sind nun dazu bestimmt, abgerissen zu werden, um Platz zu machen für große moderne Neubauten. Von Parioli bis San Lorenzo, entlang der Achse Trieste - Salario, werden gut 9 Gebäude des Municipio II niedergelegt und neu gebaut, mit der Erlaubnis vom Kapitol.
 
Eine Schande. Da werden Perlen des Kulturgutes vernichtet. Und das zugunsten nichtssagender Massenarchitektur. Es zählt nur noch der schnöde Mammon - zum Heulen.
 
Immerhin besteht nun eine gewisse Hoffnung, dass wenigstens künftige Projekte dieser Art verhindert würden; denn dafür macht sich jetzt das Kulturgüter-Ministerium stark: Scempio dei villini inizio '900. Il Mibact "Ora i vincoli" - Repubblica.it.
Ob allerdings die angekündigten Auflagen genügen werden, um bereits jetzt die Schlacht als möglicherweise gewonnen zu betrachten (so die Repubblica) - also da darf man wohl schon noch ein wenig skeptisch sein.
La battaglia per fermare lo scempio dei villini dell'inizio del Novecento potrebbe essere vinta. E così fermate le demolizioni fatte per costruire con premi di cubatura, utilizzando le norme del Piano Casa regionale, moderne palazzine o, nei casi peggiori, anche palazzi-alveare.
Scende infatti in campo il Ministero per i Beni Culturali, dopo i casi clamorosi, a cui se ne sono aggiunti tanti altri, di via Ticino, a poche decine di metri dalle raffinatezze del quartiere Coppedè, dove è stato raso al suolo un convento di suore dei primi anni del '900, e di villa Paolina, l'altro convento degli anni Trenta venduto a costruttori che vorrebbero alzare un edificio di più di dieci piano a largo XXI Aprile. E il Segretario Generale del Mibact, Carla Di Francesco, annuncia che "(...) verrà avviata l'istruttoria per l'apposizione di una serie di vincoli paesaggistici a salvaguardia dei valori urbani e storici delle testimonianze urbanistiche post unitarie e dei primi decenni del XX secolo (...)".
 
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Wollen wir es einfach mal hoffen! Ist ja wenigstens ein Anfang! (Gauki, Danke für die Nachrichten!) :)
 
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